TERAPIA FOTODINAMICA (PDT)

articolo scritto dal Prof. Mario Dini e aggiornato in data 01/03/2020

CHE COS'E' LA TERAPIA FOTODINAMICA?

La terapia fotodinamica (photodynamic therapy, PDT) è un trattamento non invasivo che sfrutta naturali processi biologici delle cellule umane. In particolare alcuni profarmaci vengono applicati sulla pelle in forma di gel e vengono assorbiti solamente da cellule cutanee in attiva proliferazione. La zona trattata è poi illuminata con una luce blu o rossa (com'è noto, due bande della normale luce solare). La luce trasforma il farmaco nella sua forma attiva, la quale innesca meccanismi molecolari che portano alla distruzione selettiva solamente delle cellule che hanno captato il farmaco stesso. Inoltre, la PDT ha un effetto modulante sul sistema immunitario locale e sul tessuto connettivo.

APPLICAZIONE CLINICA

Sebbene sia di introduzione relativamente recente nella pratica clinica, la PDT è venuta rapidamente a rappresentare un'efficace modalità terapeutica in Dermatologia e Chirurgia Plastica. Accanto a lesioni per le quali rappresenta ormai un trattamento di routine in strutture specializzate, come ad esempio la cheratosi attinica o tumori cutanei superficiali non-melanoma, la PDT è oggi usata con successo anche in comuni affezioni infiammatorie o infettive, come l'acne volgare, le verruche virali e le ulcere venose croniche. Di recente acquisizione è anche l'uso della PDT in campo della medicina e chirurgia estetica, ad esempio per il foto ringiovanimento del volto.

La PDT è utile anche come strumento diagnostico. Infatti la captazione selettiva del farmaco da parte di tessuto "alterato" rende tale tessuto visibile sotto una particolare lampada, laddove lo stesso era invisibile prima dell'applicazione (è questo il caso di tumori cutanei o di precancerosi in fase molto precoce).

TRATTAMENTO

Il trattamento con PDT dura solo alcuni minuti e il paziente riferisce un moderato dolore durante l'applicazione della luce, ma generalmente ben tollerato. Nei giorni successivi all'applicazione è frequente la comparsa di eritema, edema e desquamazione, che scompaiono entro una settimana.

RISULTATI

I vantaggi della PDT includono:

  • la non invasività (non c'è bisogno di strumenti che interrompano la continuità della cute come bisturi o aghi)
  • la possibilità di trattare superfici relativamente ampie nella stessa seduta 
  • la possibilità di trattare aree difficilmente o non affrontabili chirurgicamente 
  • la possibilità di trattare superfici mucose (cavo orale, genitali) 
  • non necessita di anestesia locale o generale; ripetibilità (ogni due settimane circa) 
  • la proprietà additiva (ovvero gli effetti benefici si sommano nel tempo); l'assenza di tachifilassi (ovvero l'efficacia non diminuisce all'aumentare del numero dei trattamenti) 
  • l'assenza di esiti permanenti dovuti al trattamento come talvolta si verifica in altre procedure che sfruttano sorgenti di luce (es. lampade ad ultravioletti, laser), quali macchie cutanee e cicatrici.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.