Rinoplastica aperta e chiusa, otoplastica basica, blefaroplastica basica e ringiovanimento non chirurgico del volto, questi i temi trattati recentemente a Perugia dai massimi esperti riunitisi a Palazzo Cesaroni per il XX Congresso di chirurgia estetica e funzionale del volto.
L'incontro ha toccato un tema molto sensibile del vivere contemporaneo: l'aspetto fisico, sempre più importante in termini sociali e lavorativi, ma anche esistenziali.
La frase più ripresa dai media nazionali è stata “Ciò che esteticamente è brutto, spesso e volentieri non funziona bene e di conseguenza, è necessario un trattamento chirurgico” affermazione che ha suscitato particolare interesse ed aperto ad una tre giorni di full immersion nelle tematiche della chirurgia estetica che hanno visto anche operazioni dimostrative portate a compimento in diretta.
Il Direttore scientifico del Convegno ha puntato l'attenzione sulla necessità di "salvaguardare e migliorare le funzioni svolte dal volto: articolazione della parola, vista, udito e soprattutto la respirazione". Una attenzione particolare dunque al ramo specialistico della estetica facciale che "deve essere affrontata con valenza scientifica" ha ricordato, evidenziando la serietà delle argomentazioni, un noto esperto di otorinolaringoiatria presente sul palco del convegno.
I responsabili di chirurgia otorinolaringoiatra più famosi nel panorama nazionale hanno trattato gli aspetti chirurgici, ma anche quelli psicologici. Le deformità malformative o traumatiche che interessano il viso sono infatti, e da tempo, studiate anche dal punto di vista della vivibilità del paziente e del suo rapporto con la socializzazione.
Un Convegno multimediale quello sostenuto dall'Associazione italiana chirurgia estetica e funzionale della faccia. Oltre ai presenti anche coloro che si sono collegati in diretta streaming hanno potuto assistere a due interventi chirurgici di rinoplastica eseguiti da una equipe di medici specialisti, su due giovani donne che accusavano problemi respiratori dovuti a deformità di origine traumatica.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.