L'aumento del volume delle labbra può essere conseguito mediante diverse procedure mediche e/o chirurgiche che consistono nell'utilizzo di:
La scelta del tipo di procedura (medica o chirurgica) e del materiale utilizzabile dipende dal risultato estetico che si vuole conseguire e viene decisa, d'accordo con il paziente, al termine di un'accurata visita specialistica.
I fillers sono dei materiali di riempimento che vengono iniettati mediante sottilissimi aghi all'interno delle labbra (vermiglio) o lungo il contorno della bocca, e permettono di modellare la forma e il volume delle labbra.
Il trattamento viene generalmente effettuato in ambulatorio, senza ricorso ad alcuna anestesia, dura pochi minuti e, a parte un leggero gonfiore presente nelle prime 24-48 ore, non lascia postumi visibili che possano impedire l'immediata ripresa delle attività quotidiane.
I materiali di riempimento possono essere:
Materiali riassorbibili:
I fillers riassorbibili hanno il pregio di essere facilmente tollerati dall'organismo ma danno un aumento di volume temporaneo (dai 4 ai 12 mesi).
I materiali riassorbibili sono essenzialmente due: il collagene e l'acido ialuronico.
Queste sostanze sono proteine naturalmente presenti nella nostra cute e costituiscono la componente strutturale principale dei tessuti connettivi. Una volta iniettati, il collagene e l'acido ialuronico vengono progressivamente metabolizzati e quindi riassorbiti con tempi che variano da poche settimane a 12 mesi.
I tempi di riassorbimento dipendono dal volume delle microparticelle e dai legami intermolecolari che le case farmaceutiche riescono a sintetizzare.
I prodotti commerciali più comuni contenenti acido ialuronico sono: "Restylane", "Perlane", "Juvederm", "Hylaform", "Vital", "Restylane subQ", mentre quelli contenenti collagene sono: "Zyderm" e "Zyplast" (entrambi di origine bovina), "Cosmoderm" e "Cosmoplast" (più recenti e più sicuri perché non di origine bovina).
Materiali semipermanenti:
I fillers semipermanenti hanno il pregio di dare un risultato estetico più duraturo (dai 12 ai 36 mesi) ma, seppur raramente, possono provocare reazioni da corpo estraneo (granulomi).
I materiali semipermanenti sono essenzialmente tre: l'acido polilattico, il collagene associato al polimetilmetacrilato oppure l'acido ialuronico associato a un idrogel acrilico.
I materiali semiperamenti sono costitutiti da una componente riassorbibile nel giro di alcuni mesi e da una componente permamente.
I prodotti commerciali più comuni sono: "New fill" o "Sculptra", "Artecoll", "Dermalive" e "Reviderm intra".
Materiali permanenti:
I fillers permanenti hanno il pregio di dare un risultato estetico definitivo ma talvolta possono dare una reazione di rigetto non prevedibile e difficilmente controllabile e correggibile.
I materiali permanenti sono derivati di polimeri con legami alchil-immidici e poliacrilamide e sono costituiti da molecole non riassorbibili.
Il silicone in forma di gel iniettabile è un filler permanente il cui uso è stato vietato dalla legge italiana agli inizi degli anni '90 per i numerosi effetti collaterali cui può dare adito.
Attualmente i prodotti più comuni ammessi in commercio sono: "Bioalcamid" e "Aquamid".
Gli impianti solidi sono fili di materiale non riassorbibile che vengono inseriti all'interno delle labbra (vermiglio) o lungo il contorno della bocca al fine di aumentare in maniera permanente il volume e il contorno delle labbra.
Il trattamento viene generalmente effettuato in ambulatorio, in anestesia locale, dura pochi minuti e, a parte un leggero gonfiore che persiste nelle prime 24-48 ore, non lascia postumi visibili che possano impedire l'immediata ripresa delle attività quotidiane.
I fili utilizzati per il riempimento delle labbra sono derivati del ePTFE (Politetrafluoretilene espanso), un materiale di sintesi di laboratorio che si è dimostrato ottimale per la chirurgia ricostruttiva e la chirurgia estetica perché si integra molto bene nei tessuti, è biologicamente inerte e ha pochi effetti collaterali.
I prodotti commerciali più comuni sono: "Gore-Tex", "Advanta", "Softform" e "Ultrasoft".
Gli innesti di tessuto sono trasferimenti di cellule prelevate da una parte del corpo e impiantate nelle labbra al fine di aumentare in maniera permanente il volume e il contorno delle labbra.
Il trattamento viene generalmente effettuato in anestesia locale e in regime di day-hospital, dura circa mezz'ora e, a parte un leggero gonfiore che persiste nelle prime 24-48 ore, non lascia postumi visibili che possano impedire l'immediata ripresa delle attività quotidiane.
I tessuti utilizzati per il riempimento delle labbra sono generalmente autologhi (cioè prelevati dal proprio corpo e quindi ottimamente tollerati dall'organismo) e sono costituiti da grasso (lipofilling), derma o fascia muscolare.
Solo raramente viene fatto ricorso a tessuto non autologo noto in commercio con il nome di "Alloderm".
La tecnica del lipofilling consiste nel prelevare mediante un sottile ago o una cannula piccole quantità di grasso che vengono poi iniettate nella zona interessata.
L'innesto di derma o fascia avviene invece mediante il prelievo chirurgico e il riposizionamento del tessuto nelle labbra attraverso due piccole incisioni agli angoli della bocca.
Per aumentare in maniera permanente il volume e il contorno delle labbra è possibile utilizzare anche dei lembi locali, effettuando delle incisioni (a forma di W, V o Y) nella parte interna della bocca e trasferendo un lembo di tessuto locale all'esterno delle labbra.
Questo trattamento ha il vantaggio di utilizzare tessuto locale e di evitare, quindi, problemi di rigetto o di riassorbimento cui si può andare incontro con alcuni degli impianti sopra descritti.
Il trattamento viene generalmente effettuato in anestesia locale e in regime di day-hospital e dura circa due ore.
Subito dopo l'intervento e per circa una settimana persisterà un leggero edema e gonfiore nella regione trattata.
Il risultato estetico conseguibile con questo tipo di trattamento è definitivo e molto naturale.
D. Ho il labbro superiore molto sottile e vorrei un consiglio sulle tecniche più indicate e sui materiali più sicuri per aumentare il volume delle labbra.
R. L'aumento del volume delle labbra può essere conseguito mediante diverse procedure mediche e/o chirurgiche che consistono nell'utilizzo di materiali di riempimento iniettabili (fillers), impianti solidi (fili), innesti di tessuto o lembi locali. La scelta del tipo di procedura (medica o chirurgica) e del materiale utilizzabile dipende dal risultato estetico che si vuole conseguire e dalla tollerabilità o meno dei prodotti utilizzati.
I materiali di riempimento possono essere riassorbibili, semipermanenti o permanenti. I fillers riassorbibili come il collagene e l'acido ialuronico hanno il vantaggio di essere facilmente tollerati dall'organismo ma danno un aumento di volume temporaneo (dai 4 agli 12 mesi). I fillers semipermanenti hanno il pregio di dare un risultato estetico più duraturo (dai 12 ai 36 mesi) ma, seppur raramente, possono provocare reazioni da corpo estraneo (granulomi).
I fillers permanenti, come il silicone, hanno il vantaggio di dare un risultato estetico definitivo ma talvolta possono dare una reazione di rigetto non prevedibile e difficilmente controllabile e correggibile. A mio parere, comunque, è sempre preferibile l'uso di fillers riassorbibili perché consentono al paziente di decidere se proseguire il trattamento o tornare alla sua condizione naturale e non provocano alcun effetto collaterale.
D. Esistono dei trattamenti estetici o degli interventi di chirurgia estetica in grado di garantire un aumento definitivo e permanente delle labbra?
R. Per ottenere un aumento permanente del volume delle labbra è possibile procedere o al riempimento con materiali permanenti (fillers), o all'impianto di fili costituiti da materiale non riassorbibile inseriti all'interno delle labbra (vermiglio) o lungo il contorno della bocca, o all'innesto di tessuto o di grasso prelevato da una parte del corpo e impiantato nelle labbra (es. lipofilling) o, infine, utilizzare dei lembi locali effettuando delle incisioni (a forma di W, V o Y) nella parte interna della bocca e trasferendo un lembo di tessuto locale all'esterno delle labbra.
D. Ho 60 anni e intorno alle labbra si sono formate delle piccole rughe abbastanza profonde. Vorrei sapere qual'è il trattamento più indicato per questo problema.
R. Le rughe che si sviluppano verticalmente sopra e sotto il contorno della bocca (rughe periorali) sono frequenti nelle persone con pelle sottile e in quelle e che contraggono molto il muscolo orbicolare della bocca (ad esempio le donne fumatrici). Nell'uomo, invece, la cui pelle è molto più spessa, questo difetto estetico non si riscontra quasi mai. Le rughe periorali possono essere solo migliorate, ma non eliminate del tutto, con una combinazione di vari trattamenti che agiscono su tutti gli elementi che ne determinano l'insorgenza. Più precisamente, la cute deve essere trattata con delle tecniche che permettano di levigare lo strato più superficiale come la dermoabrasione, il laser CO2 e i peelings intermedi (TCA) oppure profondi (fenolo). Il grasso sottocutaneo che si è assottigliato deve essere rimpiazzato con materiali di riempimento quali acido ialuronico, ma soprattutto collagene. Infine, il muscolo orbicolare della bocca deve essere decontratto mediante piccole iniezioni di tossina botulinca per permettere al muscolo di rilassarsi e inibire la formazione delle rughe da espressione.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.