La chirurgia ricostruttiva del naso comprende tutti quegli interventi di chirurgia plastica - come, ad esempio, la stessa rinoplastica - volti a correggere malformazioni congenite ed esiti di traumi o di tumori della piramide nasale.
La chirurgia ricostruttiva del naso permette di migliorare e/o eliminare le malformazioni congenite che interessano la piramide nasale. Spesso, però, questo tipo di malformazioni sono associate ad alterazioni congenite del palato, della cavità orale, delle ossa frontali, mascellari e mandibolari, e necessitano, oltre ad interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, anche di interventi di chirurgia maxillo-facciale. Le malformazioni che più frequentemente coinvolgono la piramide nasale sono: labioschisi, palatoschisi e labiopalatoschisi, sindrome di Crouzon, sindrome di Pfeiffer, sindrome di Apert, sindrome di Treacher Collins e sindrome di Romberg.
I traumi possono distinguersi in: ferite, perdite di sostanza della piramide nasale, frattura delle ossa nasali, frattura del setto nasale, fratture combinate e/o multiple che interessano, oltre al naso e al setto, anche le ossa frontali, mascellari e i seni paranasali. I traumi dello scheletro nasale possono essere laterali (conseguenti a forze che agiscono in direzione latero-laterale) o frontali (dovuti a forze che agiscono in direzione antero-posteriore).
Le ferite che interessano i tessuti molli del naso devono essere immediatamente suturate da uno specialista in chirurgia plastica del naso, per ottenere il miglior risultato estetico possibile. Nel caso di perdite di sostanza è necessario eseguire uno o più interventi chirurgici ricostruttivi utilizzando diverse tecniche che vanno dal semplice innesto di tessuto all’utilizzo di lembi semplici o composti.
La piramide nasale è formata da un’impalcatura in parte ossea e in parte cartilaginea. La parte ossea è costituita dalle due ossa proprie del naso che si uniscono in alto con il processo nasale dell’osso frontale, e lateralmente con la porzione ascendente delle ossa mascellari. Un trauma importante dello scheletro nasale può comportare la frattura delle ossa nasali. Le fratture possono interessare uno solo o entrambe le ossa nasali ed essere con o senza spostamento. La sintomatologia consiste in sanguinamento (epistassi), dolore spontaneo o provocato alla palpazione, deformazione della piramide nasale e gonfiore. Un semplice esame radiologico (rx per ossa nasali) è in grado di rilevare la presenza di fratture. La frattura deve essere ridotta entro 8-10 giorni dal trauma. La riduzione della frattura può avvenire ambulatorialmente, nel caso di fratture più semplici, o tramite intervento chirurgico.
Il setto nasale costituisce la parte centrale e di sostegno della piramide nasale. Esso è formato, posteriormente, da una parte ossea e, anteriormente, da una parte cartilaginea. La parte ossea è costituita dalla lamina perpendicolare dell’etmoide e dal vomere, da parte dell’osso mascellare e dell’osso palatino. Nella maggior parte dei casi, questo tipo di trauma è associato alla frattura delle ossa nasali. La sintomatologia della frattura del setto nasale è l’epistassi e un’acquisita difficoltà respiratoria.
I tumori della piramide nasale possono essere benigni o maligni. I tumori benigni (nevi, cisti, papillomi, fibromi, cheratosi, cheratosi attiniche, ecc.) necessitano in genere di interventi di chirurgia plastica di lieve entità che determinano piccole cicatrici spesso poco visibili.
I tumori maligni più frequenti sono i carcinomi a cellule basali (detti anche carcinomi basocellulari), i carcinomi a cellule squamose (carcinomi squamocellulari) e il melanoma. Alla comparsa di formazioni nuove e atipiche sulla cute del naso, è consigliato di rivolgersi immediatamente ad uno specialista per evitare che l’estendersi del tumore possa comportare la necessità di interventi chirurgici ricostruttivi anche molto complessi come la rotazione di lembi di tessuto autologo da eseguirsi in una o più sedute operatorie, o l’utilizzo di tecniche microchirurgiche.
D. Come si fa a richiedere il finanziamento degli interventi di chirurgia ricostruttiva?
R. E' possibile richiedere il pagamento a rate degli interventi di chirurgia ricostruttiva, chiedendo al proprio chirurgo estetico quali sono le modalità di finanziamento della chirurgia estetica nei casi in cui non si abbia l'immediata disponibilità economica per pagare un intervento.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.