La
mastopessi, più comunemente nota come lifting del seno, è un intervento molto richiesto in chirurgia estetica.
La mastopessi è indicata per le donne che desiderano
risollevare un seno cadente (ptosi mammaria) o ridurre e modificare la forma e le dimensioni dell’areola.
La ptosi mammaria può dipendere da una molteplicità di fattori: caratteristiche della pelle, componente adiposa, componente ghiandolare, gravidanza, allattamento, drastici e repentini dimagrimenti, invecchiamento, menopausa, ecc.
Le ptosi mammarie sono classificabili in quattro diversi gradi a seconda del rilassamento della mammella e della posizione del complesso areola-capezzolo rispetto al solco sottomammario. Il trattamento chirurgico della ptosi mammaria consiste nell’escissione della pelle in esubero, nella plicatura della ghiandola con fissaggio in una posizione più alta, nella ricollocazione del complesso areola-capezzolo in una posizione superiore e nell’eventuale inserimento di protesi.
Il lifting del seno è un intervento molto sicuro, poco doloroso, eseguibile in day-hospital e caratterizzato da tempi di recupero post-operatori rapidi, a condizione però che venga eseguito da uno specialista in chirurgia plastica all’interno di strutture autorizzate. Classificazione delle ptosi mammarie, tratto da "Le mastoplastiche estetiche", G. Botti, SEE, 2005, Firenze
Le donne che richiedono questo tipo di intervento sono soprattutto quelle il cui seno ha perso la forma e il volume originari per effetto di fattori quali la gravidanza, l'allattamento, la forza di gravità e l'invecchiamento.Il lifting del seno è particolarmente indicato per donne con seni piccoli e cadenti perché nel caso di seni molto abbondanti il risultato estetico ottenuto può venire successivamente compromesso dagli effetti della gravità. La mastopessi viene eseguita normalmente senza protesi mammarie, ma in alcuni casi possono essere utilizzate protesi Mentor, Motiva o Polytech anatomiche, rotonde o ergonomiche.
I primi interventi di mastopessi risalgono ai primi del ‘900. Nel 1907 Girard utilizzò un’incisione sottomammaria fissando la ghiandola al muscolo grande pettorale all’altezza della seconda costa. Nel 1923 Lotsch inventò una nuova tecnica, ancora diffusa, che consisteva nel sollevare la mammella spostando il complesso areola-capezzolo ed eliminando la pelle in eccesso attraverso un’incisione verticale. Nel 1927 Joseph propose una diversa tecnica basata su due incisioni, la prima di forma romboidale in direzione dell’ascella e la seconda per scolpire un peduncolo superiore che serviva per ricollocare il complesso areola-capezzolo nella sede prescelta. Sempre in quegli anni M.me Noel fece ricorso ad incisioni lungo il contorno dell’areola allo scopo di alzare l’areola resecando la pelle posta al di sopra di essa. Regnault nel 1966 associò la tecnica di mastopessi all'introduzione di protesi. Infine, a partire dagli anni '80 Gruber, Jones e Benelli furono i promotori della tecnica periareolare per correggere gradi moderati di ptosi mammarie, mentre per le mastopessi con elevato grado di ptosi furono ideate diverse tecniche chirurgiche che prevedono cicatrici verticali, ad "L" o a "T" invertita.
Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, ma è preferibile aspettare il completo sviluppo del seno e rimandare l'intervento nelle donne che stiano pianificando future gravidanze in quanto la gravidanza provoca uno stiramento della cute che potrebbe vanificare i risultati ottenuti. Un intervento di mastopessi può essere eseguito dopo tre mesi dalla fine dell’allattamento.
La mastopessi può essere eseguita da sola o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la mastoplastica additiva, la mastoplastica riduttiva o altri interventi di chirurgia estetica.
Il lifting del seno è una procedura chirurgica relativamente semplice. Quando questo tipo di intervento viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del seno, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di una procedura chirurgica vera e propria dove le complicanze (sanguinamento, infezione) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l'intervento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica all'interno di strutture debitamente autorizzate. Per diminuire i rischi di complicanze è comunque importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l'intervento. Le fumatrici dovrebbero ridurre l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e causare ritardi di guarigione.
Prima di procedere all’intervento di lifting del seno è necessario sottoporsi ad un’accurata visita durante la quale il chirurgo esaminerà le dimensioni e la forma del seno, dell’areola e del capezzolo nonché la qualità e le caratteristiche dei muscoli e dei tessuti mammari al fine di individuare il grado di ptosi mammaria, la forma e la misura del seno più adatta alla vostra conformazione fisica e la tecnica chirurgica più appropriata. La mastopessi infatti è particolarmente indicata per donne con seni piccoli e cadenti che abbiano mantenuto parte del volume originario, mentre nel caso di seni molto grandi o che abbiano perso in tutto o in parte il loro volume è consigliabile associare alla mastopessi un intervento di mastoplastica additiva o riduttiva allo scopo di ridare forma, volume e compattezza al seno.
Durante la visita il chirurgo dovrà valutare il vostro stato di salute attuale e pregresso in modo da escludere la presenza di complicazioni (pressione alta, problemi di cicatrizzazione o di coagulazione) che potrebbero influire sul risultato finale dell’intervento. Vi fornirà inoltre tutte le opportune informazioni sul tipo di alimentazione da seguire prima e dopo l’intervento e sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.
L’intervento di lifting del seno viene generalmente eseguito in anestesia generale senza intubazione (cioè solo con l’ausilio della maschera laringea) e richiede una o due notti di ricovero in clinica. Piccole mastopessi possono essere eseguite in regime di day-hospital e in anestesia locale con sedazione (ciò significa che la paziente sarà sveglia, ma rilassata e insensibile al dolore). Prima dell’intervento l’anestesista procederà ad un’attenta visita pre-operatoria e prescriverà un elenco di esami di routine quali:ElettrocardiogrammaEmocromoPT, PTT, fibrinogenoElettrolitiGlicemia, azotemia, creatinemiaSierologia (virus epatite B, C e HIV)Visita senologica con ecografia mammaria e/o mammografia
A seconda che si tratti di piccole, medie o grandi
mastopessi, le incisioni possono essere effettuate solo intorno all'areola o scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (cosiddetta incisione a forma di ancora o a T rovesciata).
La mastopessi lascerà cicatrici permanenti che resteranno comunque nascoste all'interno del reggiseno o del costume da bagno.
L'intervento dura da un'ora e mezzo a circa tre ore, è assolutamente indolore e termina con una piccola medicazione e l'uso di un reggiseno.
Nelle 48 ore successive all'intervento di mastopessi dovrete rimanere a riposo. Nei primi due giorni potranno apparire gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata.Molto raramente si possono verificare infezioni, sanguinamenti, cicatrici cheloidee e alterazioni della sensibilità dell'areola e del capezzolo (soprattutto in pazienti fumatrici). A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, bagni turchi e l'esposizione al sole. Dopo 7-10 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A tre settimane dall'intervento di mastopessi potrete riprendere progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.
Il risultato di un intervento di mastopessi è generalmente molto buono e duraturo ma non permanente, in quanto sarà sempre condizionato dal vostro stile di vita (aumento e perdite di peso, fumo, gravidanze, ecc.) e dagli inevitabili effetti della gravità e dell'invecchiamento.
Il costo dell'intervento di lifting al seno è condizionato da diversi fattori tra cui il tipo di anestesia praticato, il tipo di ricovero (day-hospital o ricovero in clinica), la difficoltà e la durata presumibile dell’intervento e il tipo di tecnica prescelta. Il costo complessivo dell'intervento di mastopessi può quindi variare dai 6.000 € ai 10.000 €.
D. Come si fa a richiedere il finanziamento dell'intervento chirurgico di mastopessi?
R. E' possibile richiedere il pagamento a rate dell'intervento di mastopessi, chiedendo al proprio chirurgo estetico quali sono le modalità di finanziamento della chirurgia estetica nei casi in cui non si abbia l'immediata disponibilità economica per pagare un intervento.
D. Devo prestare il mio consenso all'intervento chirurgico?
R. Sì, prima di sottoporsi all'intervento di mastopessi, il paziente deve rilasciare il proprio
consenso informato all’intervento chirurgico.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.