OTOPLASTICA

articolo scritto dal Prof. Mario Dini e aggiornato in data 28/08/2024

COS'È L'OTOPLASTICA?

otoplastica - Orecchie

L’otoplastica è un'operazione chirurgica che consente di correggere gli inestetismi delle orecchie, per esempio quelle a sventola, modificandone la forma, le dimensioni e l'attaccatura delle orecchie migliorando l'armonia del viso e il proprio senso di autostima. Più esattamente l' otoplastica - nota anche come chirurgia estetica delle orecchie - consente di riposizionare e rimodellare le orecchie prominenti (cosiddette orecchie "a ventola", "a sventola" o "ad ansa") e di correggere difetti presenti dalla nascita o post-traumatici (mancanza o perdita parziale o completa dell'orecchio, orecchie troppo piccole o troppo grandi, lobo troppo largo o troppo lungo, ecc.) ed esiti di interventi demolitivi del padiglione auricolare conseguenti all'asportazione di tumori.

Le orecchie a sventola, dette anche orecchie ad ansa, sono un difetto congenito che colpisce circa il 1% della popolazione mondiale e, quindi, pari a circa 100 milioni di persone in tutto il mondo.

ESISTONO LIMITI DI ETÀ PER SOTTOPORSI ALL'INTERVENTO?

Non esistono limiti di età per sottoporsi ad una otoplastica, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo del padiglione auricolare o l'insorgere di una forte motivazione personale. Nei bambini questo tipo di intervento è eseguito generalmente tra i 6 e i 14 anni cioè nell'età in cui certi difetti estetici diventano fonte di imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze. La otoplastica è comunque richiesta frequentemente anche dagli adulti e consente di ottenere lo stesso ottimo risultato estetico.

QUALI ALTRI INTERVENTI POSSONO ESSERE ESEGUITI INSIEME ALLA OTOPLASTICA?

L'otoplastica può essere eseguita da sola o abbinata ad altri interventi estetici per migliorare l'armonia complessiva del volto. Spesso viene combinata con la rinoplastica, per bilanciare il profilo facciale, o con il lifting del volto, che agisce sul rilassamento cutaneo. Altre combinazioni includono la mentoplastica, utile per ridefinire il mento, e trattamenti non chirurgici come il filler, che possono completare i risultati senza ulteriori interventi invasivi. La scelta di abbinare più procedure dipende dalle esigenze specifiche del paziente e dagli obiettivi estetici.

Otoplastica

Il Prof. Mario Dini descrive ad una paziente le indicazioni, le tecniche chirurgiche e il decorso di un intervento di otoplastica. Guarda il video!

QUALI SONO I RISCHI E LE COMPLICANZE DI QUESTO TIPO DI INTERVENTO?

La chirurgia estetica delle orecchie è una procedura chirurgica abbastanza semplice. Quando questo tipo di operazione viene eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del padiglione auricolare, all'interno di strutture autorizzate, i risultati sono generalmente molto buoni. Si tratta comunque di una procedura chirurgica vera e propria dove le complicanze (infezioni ed ematomi) sono rare ma possono accadere ed essere agevolmente risolte solo se l'intervento è eseguito da uno specialista all'interno di strutture debitamente autorizzate. Per ridurre i rischi di complicanze è comunque fondamentale seguire attentamente i consigli e le istruzioni che vi darà il chirurgo prima e dopo l'intervento. I fumatori dovrebbero diminuire l'uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e ritardi di guarigione.

COME SI SVOLGE LA VISITA PRE-OPERATORIA?

La otoplastica è un intervento molto personalizzato che, come tale, necessita di un'accurata visita specialistica. Durante la prima visita il chirurgo dovrà valutare la forma e le dimensioni delle orecchie, che spesso sono molto diverse fra di loro, e illustrarvi la tecnica chirurgica più appropriata per conseguire il miglior risultato possibile. Il chirurgo dovrà inoltre valutare il vostro stato di salute per escludere alterazioni quali pressione alta, problemi di coagulazione o di cicatrizzazione, che potrebbero alterare il risultato finale dell'intervento. Al termine della visita il chirurgo, d'accordo con voi, sceglierà la forma delle orecchie più adatta alla fisionomia e all'estetica del vostro volto. Prima dell'intervento riceverete istruzioni specifiche sull'alimentazione pre e post-operatoria, sull'assunzione di farmaci, alcool e sigarette.

CHE TIPO DI ANESTESIA VIENE PRATICATA?

La otoplastica viene normalmente eseguita in regime di day-hospital. L'intervento dura circa due ore e viene generalmente eseguito negli adulti in anestesia locale con sedazione (ciò significa che sarete svegli e rilassati ma insensibili al dolore) e nei bambini in anestesia generale.

LE INCISIONI SONO VISIBILI?

Nella otoplastica le incisioni sono assolutamente invisibili in quanto nascoste dietro il padiglione auricolare.

otoplastica-1 - Orecchie
Fig.1 Orecchie “a sventola”.
otoplastica-2 - Orecchie
Fig.2 Fasi intra-operatorie.
otoplastica-3 - Orecchie
Fig.3 Risultato.

QUANTO DURA L'INTERVENTO?

L 'intervento di otoplastica dura circa due ore, è indolore e termina con una medicazione "a turbante" che deve essere mantenuta per circa due giorni.

QUAL È IL DECORSO POST-OPERATORIO DELL'OTOPLASTICA?

Nelle 48 ore successive all'intervento di otoplastica dovrete rimanere a riposo con la testa sollevata. Alla rimozione del turbante verrà applicata ancora per 5 giorni (giorno e notte) una fascia contenitiva tipo quella del tennista oppure una fascia per i capelli. A partire dall’8° giorno non sarà più necessaria una contenzione nelle ore diurne, ma il consiglio è di mantenere durante la notte ancora per 3 settimane la contenzione della fascia tipo tennista o per i capelli.

A partire dal terzo giorno potrete riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune e bagni turchi, l'esposizione al sole e l'uso degli occhiali. Nelle prime 48 ore si possono verificare gonfiore ed ecchimosi intorno alla regione trattata. Raramente si possono verificare infezioni, ematomi o cicatrici cheloidee. Dopo 3-4 giorni potrete riprendere la vostra attività lavorativa se non eccessivamente faticosa. A due settimane dall'intervento chirurgico riprenderete progressivamente a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

CHE TIPO DI RISULTATO SI PUÒ OTTENERE?

La otoplastica, sia monolaterale che bilaterale, dà generalmente risultati molto soddisfacenti e permanenti. Le orecchie ad ansa, dette anche orecchie a sventola o a ventola, sono quasi sempre bilaterali, ma in alcuni casi possono essere monolaterali. La correzione del difetto monolaterale può riguardare solo il padiglione auricolare, solo il lobo auricolare o entrambe le regioni anatomiche. 
Se vengono utilizzate tecniche che scolpiscono la cartilagine del padiglione auricolare e non semplici punti di sutura di trazione è molto difficile avere risultati insoddisfacenti o recidive. La recidiva è quella evenienza nella quale l’effetto ottenuto può in parte o del tutto svanire. Se le tecniche utilizzate per correggere i vari difetti dell’otoplastica sono ben eseguite una volta che il risultato si è stabilizzato nei primi 3 mesi non avrà cambiamenti sostanziali nel tempo.

OTOPLASTICA: COSTI

Coloro che vogliono correggere le cosiddette "orecchie a sventola" si domandano spesso quanto costa rifasi le orecchie. Il costo di un'otoplastica può variare, soprattutto se l’intervento viene eseguito in day hospital o in regime di ricovero. I prezzi dell’otoplastica variano molto in funzione del chirurgo che esegue l'intervento. Un'otoplastica in day hospital con il Prof. Mario Dini ha un costo di 5500 €, mentre lo stesso intervento in ricovero di una notte ha un costo di 6500 €.
Nei casi di orecchie a sventola monolaterali l’intervento che viene eseguito è lo stesso della tecnica bilaterale, ma ovviamente riguarda un solo padiglione auricolare. I tempi chirurgici quasi si dimezzano e i costi dell’intervento di otoplastica monolaterale diventano un 30% in meno della otoplastica bilaterale.

FAQ OTOPLASTICA

D. L'intervento per correggere le orecchie a sventola è doloroso? Il risultato sarà naturale?
R. L'otoplastica non è un intervento doloroso. L'intervento viene generalmente eseguito negli adulti e negli adolescenti in anestesia locale con sedazione e nei bambini in anestesia generale. Il risultato estetico, se l'intervento è eseguito da uno specialista in chirurgia plastica esperto nel modellamento del padiglione auricolare, è generalmente molto buono e naturale.

D. A che età ci si può operare di otoplastica?
R. Non esistono limiti di età per sottoporsi alla otoplastica, ma è preferibile aspettare la fine dello sviluppo del padiglione auricolare che avviene generalmente intorno ai 4 anni o l'insorgere di una forte motivazione personale. Nei bambini questo tipo di intervento è eseguito generalmente tra i 6 e i 14 anni cioè nell'età in cui certi difetti estetici diventano fonte di imbarazzo nel rapporto con i coetanei e possono dare origine a profonde insicurezze. La otoplastica è comunque frequente anche negli adulti e consente di ottenere gli stessi ottimi risultati estetici.

D. Dopo l'intervento di otoplastica, potrò legarmi i capelli o rischio che si vedano le cicatrici?
R. Nell'otoplastica le incisioni sono assolutamente invisibili in quanto rimangono nascoste dietro il padiglione auricolare.

D. Quando potrò farmi la doccia?
R. Dopo aver tolto la medicazione “a turbante” che viene applicata al termine dell'intervento di otoplastica e che deve essere mantenuta per circa due giorni, potrete lavare delicatamente le orecchie anche per tenere pulite le ferite, ma per fare la doccia occorrerà attendere almeno dieci giorni in modo che le incisioni si siano cicatrizzate. Il bagno in mare o in piscina è sconsigliato per almeno 1 mese.

D. Dopo quanto tempo potò rimettermi gli occhiali?
R. Dopo l'intervento di otoplastica è sconsigliato l'uso degli occhiali per almeno un mese. L'incisione viene comunque fatta dietro il padiglione auricolare e quindi non ci saranno problemi, una volta che i tessuti si siano consolidati, a indossare gli occhiali.

D. Ho sempre avuto l'abitudine di portare degli orecchini molto pesanti che col tempo mi hanno allungato e dilatato il foro dei lobi. Cosa si può fare?
R. Questo difetto può essere corretto mediante un intervento di chirurgia plastica che consente di richiudere il foro e riparare il lobo cosiddetto “bifido”. Dopo alcune settimane dall'intervento è possibile praticare un nuovo foro leggermente spostato rispetto al precedente per non traumatizzare nuovamente i tessuti appena riparati.

D. L'intervento di otoplastica può comportare rischi per l'udito?
R. No perché l'intervento interessa solamente il padiglione auricolare e non tocca l'orecchio interno.

D. L'otoplastica può essere eseguita con il laser? L'uso del laser che vantaggi comporta?
R. Il laser può essere usato nella otoplastica per sostituire il bisturi al momento dell'incisione iniziale, ma non comporta alcun particolare vantaggio in quanto la cicatrice rimane la stessa e la riuscita dell'intervento dipende dall'abilità del chirurgo nel modellare e suturare la cartilagine del padiglione auricolare e non nell'incisione praticata.

D. Intervento di otoplastica non riuscito: cosa posso fare?
R. Se un intervento chirurgico di otoplastica non è riuscito bene questo in genere è dovuto alle tecniche chirurgiche utilizzate. Le tecniche che funzionano meglio per correggere le orecchie a sventola sono quelle che si basano sullo "scolpimento e rimodellamento" delle strutture cartilaginee del padiglione auricolare, mentre quelle che danno risultati più finti e che possono avere recidive (risultato insoddisfacente) sono quelle che si basano su punti di sutura di trazione. Se un intervento non è ben riuscito si può rintervenire, ma è necessario attendere 6/12 mesi dal precedente intervento per dar modo ai tessuti di guarire bene e di ammorbidirsi prima del successivo intervento di otoplastica.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.