DOPPIO MENTO: COME ELIMINARE IL GRASSO CHE INVECCHIA IL VISO

Un inestetismo che che riguarda uomini e donne, giovani e meno giovani: il doppio mento invecchia il viso e spesso richiede degli accorgimenti che riducono la naturalezza nel mostrare il proprio volto.
C'è chi ritocca le proprie foto con software dedicati e chi presta particolare attenzione alla postura, all'inclinazione della testa, alla posizione del mento durante un sorriso e tutto per nascondere quell'accumulo di grasso osservato di sfuggita ed ancor più catturato da uno scatto.
La Società Americana di Chirurgia Dermatologica ha stimato nella popolazione media una percentuale del 67% di impatto psicologico negativo sulla presenza di grasso sotto al mento.

Il doppio mento rompe l’armonia del viso che risulta appesantito e più vecchio dell'età biologica, questo a prescindere dalla massa grassa ed infatti non si tratta di un inestetismo che colpisce solo chi è in sovrappeso.

Per eliminare il doppio mento si usano accorgimenti che vanno dall'esercizio fisico all'uso di un make up personalizzato, un abbigliamento adeguato con colli ampi, accessori quali foulard e gli uomini tendono a farsi crescere la barba: curata, rasata alla giusta misura.

 Tra gli interventi chirurgici c'è la liposuzione che consente di rimuovere depositi di grasso non desiderati da aree quali il mento ed il collo. Per quanto riguarda il sesso maschile tra le aree anatomiche maggiormente trattate dal chirurgo plastico con la liposuzione ci sono l'addome, i pettorali, ma anche il mento.

Una novità è stata presentata in un recente congresso dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica svoltosi a Firenze, in quell'occasione oltre 300 chirurghi plastici sono intervenuti ad una tre giorni dedicata alla bellezza. 
Si tratta di una soluzione non chirurgica e ritenuta poco invasiva. Per sciogliere il grasso in eccesso sotto al mento può essere effettuata una iniezione a base di acido desossicolico, disponibile sul mercato italiano, dopo il test negli Stati Uniti d'America. L’acido iniettato nel grasso sottocutaneo agisce sulla membrana cellulare che avvolge la cellula adiposa. 

L’acido desossicolico rappresenta oggi una valida alternativa approvata dall’AIFA ma non manca il richiamo da parte degli esperti ad un consulto medico preventivo che possa evitare controindicazioni prendendo in considerazione il quadro clinico del paziente ed anche altri tipi di intervento.

Contenuti originali Chirurgia Plastica Estetica a cura del Prof Mario Dini

Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.