La nuova moda sembra arrivare dal Brasile che si posiziona tra i primi tre paesi al mondo per numero di interventi ai glutei con una tecnica che prevede l’innesto intra-muscolare di protesi in silicone.
Un boom di richieste di interventi ai glutei si è registrato anche in Italia dove insieme alla mastoplastica additiva e alla rinoplastica tra i primi posti nella classifica degli interventi più richiesti c'è la gluteoplastica, con le operazioni di rimodellamento del lato B che stanno riscuotendo maggior successo con l’introduzione di una tecnica già applicata nelle cliniche brasiliane.
Il Brasile, infatti è stato uno dei primi Paesi a prevedere l’innesto intra-muscolare di protesi in silicone.
La nuova tecnica di gluteoplastica prevede una incisone di 5-6 centimetri nel solco inter-gluteo in modo da poter inserire una protesi di silicone duro all’interno del muscolo.
La cicatrice in questo modo resta invisibile e il decorso post-operatorio risulta essere particolarmente veloce: in un paio di settimane (10-15 giorni) la paziente dovrà prestare attenzione al cambio di posizione, da supina a seduta, evitando i movimenti repentini in modo da non andare a stressare la zona di incisione.
Non appena la ferita sarà completamente guarita potranno essere ripresi i normali ritmi di vita. Rispetto ai tradizionali innesti, che avvenivano sotto o sopra il muscolo, le protesi intra-muscolari, una volta completata l’operazione, diventano completamente impercettibili e restituiscono un risultato decisamente più naturale.
L'intervento di sollevamento dei glutei può essere eseguito sia in anestesia generale sia in anestesia epidurale.
Le tecniche semi-permanenti, come i lipo-filler, che sfruttano il tessuto adiposo della paziente, infatti, si prestano maggiormente a casi in cui la paziente debba affrontare inestetismi legati al volume dei glutei.
In questi casi l’innesto di tessuto adiposo autologo permette risultati rilevanti con interventi decisamente meno invasivi.
Laddove, invece, l’inestetismo fosse causato da glutei svuotati, scesi o poco sporgenti, causati dal naturale invecchiamento dei tessuti, l’applicazione di una protesi risulta essere di gran lunga l’intervento più efficiente.
Applicando una protesi intra-muscolare non si corre il rischio di un prematuro riassorbimento dell’adipe innestata e il risultato ottenuto è a tutti gli effetti permanente.
Quando ci si sottopone a un intervento chirurgico non bisogna mai correre il rischio di dimenticare che si tratta comunque di un'operazione e nel caso in cui i i rischi dovessero superare di gran lunga i vantaggi è più che opportuno sconsigliarne il ricorso.
Nel caso di un intervento di gluteoplastica è sempre e comunque opportuno far riferimento ad una clinica specializzata e rinomata per la sua professionalità: stiamo parlando di un intervento relativamente complesso i cui rischi non vanno assolutamente sottovalutati.
Se si impiegano protesi di qualità e si viene operati da mani esperte, con centinaia di interventi alle spalle e un’adeguata preparazione professionale, i rischi sono virtualmente ridotti.
Ovviamente una consulenza specialistica preliminare è necessaria, soprattutto è indispensabile farsi spiegare dal chirurgo quali risultati è possibile realisticamente ottenere.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.