I dati pubblicati dall' Isaps relativi al 2017 riferiscono di numeri in crescita un po' in tutto il settore della chirurgia plastica estetica al livello mondiale. L'intervento più richiesto in assoluto resta ancora la mastoplastica additiva ma cresce in modo significativo la domanda di rinoplastica e in generale di rimodellamento del viso.
Ad attestare questo cambiamento sono i dati pubblicati dall' ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) relativi al 2017: le richieste di interventi a viso e corpo aumentano dell’1% in tutto il mondo ogni anno che passa.
Più precisamente, gli interventi al seno aumentano al ritmo del 4% su base annua. Quelli del total body del 7%. Tra gli interventi che hanno visto un incremento maggiore, inoltre, vi sono il ringiovanimento della vagina, seguito dal lifting alle gambe (+22%), rimodellamento dei glutei (+17%) e rinoplastica (+11%).
Gli interventi più richiesti in assoluto, invece, continuano ad essere la mastoplastica additiva, con 1.677.320 interventi, seguito dalla liposuzione con 1.573.680 interventi, e dalla blefaroplastica, con 1.346.886 interventi.
Gli interventi che invece hanno subito un significativo incremento nell'arco di tempo preso in analisi dallo studio sono nell'ordine: il ringiovanimento della vagina, il lifting alle gambe e infine la rinoplastica.
Questo solo per quel che riguarda la chirurgia plastica.
In crescita anche il settore della medicina estetica, con l’ iniezione di tossina botulinica che riscontra oltre 5 milioni di interventi.
Si tratta di numeri che fanno comprendere quanto sia importante sentirsi bene con il proprio corpo nel nuovo millennio e come questo aiuti le persone a sentirsi a proprio agio in società.
Si tratta di un’esigenza che trascende le distinzioni di genere: il vecchio pregiudizio per cui solo le donne ricorrerebbero alla medicina e alla chirurgia estetica è ormai completamente decaduto.
Gli interventi richiesti dagli uomini sono in aumento e, sebbene si è ancora lontani da una situazione paritaria, registrano un +1% ogni anno che passa.
Gli ultimi dati pubblicati sempre dall’ ISAPS, infatti, riportano che la percentuale di interventi richiesti dagli uomini ha ormai superato il 15%, mentre nel 2017 si arrestava appena al 14%.
La cura dell’aspetto come cura della propria vita interiore e sociale ha, quindi, trasceso le differenze di genere e si è affermata su base universale .
Tra le velleità dei pazienti e la diffusione di modelli standard ai quali uniformarsi, l’ obiettivo della chirurgia plastica resta, oggi, più importante che mai.
Non si tratta di obbedire ciecamente alle esigenze dei pazienti ma di mettere l’ etica professionale dinanzi a tutto: laddove gli interventi non sono veramente necessari, legati a effettivi problemi delle persone, il chirurgo professionista si riserva il diritto di rifiutare l’operazione.
Il sentirsi belli, infatti, è un diritto di ognuno ma è anche una conquista alla quale si ricorre non solo attraverso l’intervento per il ritocchino.
Le consulenze professionistiche precedenti all’intervento servono proprio a capire le motivazioni dei pazienti e ad aiutarli a far luce sulla loro situazione: intervenire sì, ma solo se è strettamente necessario.
Articolo scritto dal Professor Mario Dini medico chirurgo Laureato all'Università degli Studi di Firenze e specializzato in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica presso l'Università degli Studi di Catania. Abilitato alla professione medica sia in Italia che negli U.S.A. e in Canada (Usmle). Già Primario del Reparto Universitario-Ospedaliero di Chirurgia Plastica del Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) dell'Azienda Ospedaliera di Careggi e Professore Associato della Cattedra di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica dell'Università degli Studi di Firenze. Mario Dini ha partecipato a tirocini e aggiornamenti presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia, l'Università di Porto Alegre in Brasile e l'Università di Parigi. Il Prof. Mario Dini ha all'attivo oltre 12000 interventi chirurgici e autore di oltre 160 pubblicazioni.